Dopo le uscite di Fuksas ad Annozero di Santoro la settimana scorsa (quando l’architetto ha iniziato a interrogare i vari ospiti non rendendosi conto che, oltre a non dare risposte esatte alle sue domande, assumeva l’atteggiamento di un conduttore televisivo in un quiz, stile Jerry Scotti a 50-50) ieri ci ha pensato Bertolucci a salire in cattedra e a dare la spiegazione definitiva della vittoria di Berlusconi. Bertolucci è convinto (come esprime nel video rilasciato per Micromega) che “Berlusconi è riuscito a mettere in funzione una macchina di anestesia potentissima. […] Gli italiani sono anestetizzati, incapaci di leggere la realtà intorno a loro”. La vittoria di Berlusconi è dovuta esclusivamente al controllo delle televisioni.
E quando ha vinto Prodi cosa è successo, [Continua...] sono state oscurate le televisioni? Il grande fratello ha sospeso le trasmissioni e tutti gli italiani si sono sintonizzati sui programmi di Alberto Angela? E gli errori del centro sinistra e di una coalizione frammentata e disordinata? E la perdita da parte di una intera classe politica "ideologica e comunista" di contatti con i problemi concreti dei cittadini? Niente di tutto ciò. Gli italiani, per Bertolucci, sono incapaci di intendere e di volere, al limite dei malati, degli anestetizzati, che è un termine da salotto buono per dire "rincoglioniti". È questa una delle più profonde e realistiche letture della vittoria berlusconiana, non c'è che dire.
Quando riusciranno gli intellettuali di sinistra ad abbandonare la sindrome di superiorità di cui si nutrono? Quando la smetteranno di criticare con parole vuote quel “sistema” (come dicono) senza capire che in molti casi hanno partecipato attivamente alla sua formazione o non hanno fatto molto per contrastarlo.
Caro Bertolucci, "continuiamo così, facciamoci del male" (per citare un altro che non sempre è alieno da leziosità e supponenza). A me sembra che il tuo atteggiamento, abbia contribuito a far vincere le elezioni a Berlusconi. Ritengo che un intellettuale fine e acuto non si permetterebbe di dare degli stupidi agli italiani (all'italiano medio) e avrebbe preferito criticare giornalisti, scrittori, registi, sceneggiatori di programmi televisivi, produttori, insomma quelli che nei media ci lavorano e li fanno concretamente. Quanto mi manca Pasolini.
Lasciaci sognare e riflettere sui tuoi film, piuttosto.
E quando ha vinto Prodi cosa è successo, [Continua...] sono state oscurate le televisioni? Il grande fratello ha sospeso le trasmissioni e tutti gli italiani si sono sintonizzati sui programmi di Alberto Angela? E gli errori del centro sinistra e di una coalizione frammentata e disordinata? E la perdita da parte di una intera classe politica "ideologica e comunista" di contatti con i problemi concreti dei cittadini? Niente di tutto ciò. Gli italiani, per Bertolucci, sono incapaci di intendere e di volere, al limite dei malati, degli anestetizzati, che è un termine da salotto buono per dire "rincoglioniti". È questa una delle più profonde e realistiche letture della vittoria berlusconiana, non c'è che dire.
Quando riusciranno gli intellettuali di sinistra ad abbandonare la sindrome di superiorità di cui si nutrono? Quando la smetteranno di criticare con parole vuote quel “sistema” (come dicono) senza capire che in molti casi hanno partecipato attivamente alla sua formazione o non hanno fatto molto per contrastarlo.
Caro Bertolucci, "continuiamo così, facciamoci del male" (per citare un altro che non sempre è alieno da leziosità e supponenza). A me sembra che il tuo atteggiamento, abbia contribuito a far vincere le elezioni a Berlusconi. Ritengo che un intellettuale fine e acuto non si permetterebbe di dare degli stupidi agli italiani (all'italiano medio) e avrebbe preferito criticare giornalisti, scrittori, registi, sceneggiatori di programmi televisivi, produttori, insomma quelli che nei media ci lavorano e li fanno concretamente. Quanto mi manca Pasolini.
Lasciaci sognare e riflettere sui tuoi film, piuttosto.
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